Missioni Mariane dell'Anno 1989
"1989" La Regina di Pompei si reca a:
*Valenzano (BA) *Cutofriano *Frignano di (CE) *Lugo di Romagna (Ravenna) *Mormanno (CS) *Cassano Jonico (CS) *Isola Del Liri (FR) *Giugliano di (NA)
"1989" La Regina di Pompei si reca a:
Valenzano (BA)
08 Gennaio 1989 – Parrocchia: “San Rocco”
Cronaca di una "Visita"
L’8 gennaio u.s. la Madonna di Pompei degnava la nostra Parrocchia S. Rocco di Valenzano (BA) di una visita prolungata per una Missione mariana di una settimana.
Questa settimana la missione ha avuto momenti forti e momenti di preghiera e di silenzio; e la Vergine Santissima ha attirato a sé folle sempre più numerosi e di fedeli desiderosi di attingere da Lei l’amore alla preghiera, il desiderio di amare meglio il Suo Figlio Gesù e tutte le grazie di cui le loro anime avevano bisogno.
Dal lunedì mattina i Padri Missionari avevano così organizzato la giornata; S. Rosario meditato (Misteri gaudiosi) la mattina alle ore 8, seguito dalla S, Massa con l’Omelia di uno dei Padri.
Alle ore 11,15: Meditazione dei Misteri dolorosi e alle ore 12: Supplica alla Madonna seguita dalla Benedizione Eucaristica.
Nel pomeriggio alle ore 17: meditazione dei Misteri gloriosi del S. Rosario e recita della Novena composta dal Beato Bartolo Longo per chiedere grazie e per ringraziare di quelle ricevute.
Alle ore 18,15: S. Messa con omelia del Padre salesiano P. Adolfo L’Arco.
Dopo la S. Messa, ogni sera, c’era un incontro per categorie di persone, dalle anime consacrate alle coppie, dai fanciulli ai ragazzi, ai giovani, agli uomini.
Il venerdì, giornata penitenziale, il quadro della Madonna è stato portato in processione per il paese, nella meditazione di alcuni misteri del S. Rosario.
La domenica, ultimo giorno di permanenza della nostra Mamma Santissima di Pompei, è stato il trionfo finale della sua misericordia e del suo amore materno nelle anime di tanta gente affluita in commuovente raccoglimento per gustare ancora una volta la sua grazia e la sua amorosa accoglienza.
Il pomeriggio, prima della partenza del Quadro e della conclusione della Missione, in piazza A. Moro, è stata rinnovata la consacrazione ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria.
Per l’occasione è stata scoperta una lapide sulla torre dell’orologio, donata dall’Amministrazione comunale, per ricordare questo avvenimento della venuta della Vergine Santissima di Pompei.
"1989" La Regina di Pompei si reca a:
Cutrofiano (Puglia)
29 Gennaio / 05 Febbraio 1989
Non è facile cogliere i sentimenti che hanno animato la città di Cutrofiano in occasione della settimana Mariana.
Cutrofiano si è riscoperta "Civitas Mariana" secondo la denominazione assunta il 9 maggio 1948 a proposito della Peregrinatio Mariana della Madonna di Leuca felicemente ricordata dal Sindaco nel suo saluto, e non è venuta meno ad alcun appuntamento.
Gli orari degli incontri, a prima vista impossibili, sono diventati semplici e di estrema facilità per le persone consacrate, per i Gruppi e Movimenti associati, per i giovani, per le coppie, per gli adulti; il partecipare a riti e funzioni quasi un gesto di ogni giorno, per tutti.
Ed eravamo tutti in quel pomeriggio del 29 gennaio ad accogliere la venerata Immagine della B. V. del Rosario di Pompei.
C’era il nostro Arcivescovo Mons. Franco che tradiva l’ansia per l’accoglienza chiamandosi intorno tanti amici; c’erano i Parroci che pregando e cantando regolavano la comune emozione; c’erano le Associazioni e i Movimenti che sventolavano come non mai bandiere e stendardi tirati a nuovo; c’erano i più piccoli e i più giovani che sembravano elettrizzati; c’era il popolo tutto che processionalmente e trionfalmente accoglieva e scortava l’Effige fino a Piazza Municipio dove l’Arcivescovo di Otranto e il Sindaco, dott. Melissano, salutavano gli animatori della settimana ed auguravano buon lavoro.
Gli otto giorni seguenti furono pieni di catechesi profonde per contenuti teologici, ma mirabilmente proposte da don L’Arco.
Ogni giorno scolaresche desiderose di pregare e di assaporare il profumo della Mamma si sono avvicendate; ogni sera una particolare categoria di fedeli ha pregato per la sua veglia speciale; gli anziani hanno ricevuto il dono dell’Unzione da parte dell’Arcivescovo di Pompei, Mons. Domenico Vacchiano; tutta la cittadina ha camminato sulle orme di Maria nella processione penitenziale.
Anche chi sembrava aver "chiuso" con Cristo non ha resistito all’invito della Madre: "Fate quello che Egli vi dirà" e così sono stati presenti all’incontro della tenerezza e del perdono.
Parroci e laici hanno generosamente cooperato al servizio pastorale e provveduto all’organizzazione esterna sempre complessa ma pur ben riuscita.
Grazie al Signore, grazie alla Vergine del Rosario, grazie a Mons. Cuomo e all’équipe di Pompei, grazie a tutti.
(Autore: Il Cronista)
"1989" La Regina di Pompei si reca a:
Frignano di Caserta (CE)
24/27 Settembre 1989 – Parrocchia: “SS. Nazario e Celso Martiri e la chiesa dedicata alla Madonna di Pompei” - Parroco: Mons. Cesare Copersino
Frignano ha voluto le sue giornate mariane dal 24 al 27 Settembre 1989.
Tra la Parrocchia dei SS. Nazario e Celso – Martiri – e la chiesa dedicata alla Madonna di Pompei, il popolo ha potuto manifestare la propria devozione accorrendo numeroso ad ascoltare e a pregare.
La presenza del Vicario Generale della Diocesi di Aversa, Mons. Nicola Comparone, del Clero, dei Religiosi e Religiose della Piccola Casetta di Nazareth e delle organizzazioni ecclesiali ha sottolineato il fervore di una popolazione che vive con entusiasmo le sue convinzioni di fede.
Non essendo prevista nei nostri programmi questa “visita” a Frignano, dobbiamo dire che le insistenze del Parroco Mons. Cesare Copersini e del Sig. Salvatore Carbone, “vecchio” devoto della Madonna, sono state premiate.
Anche noi ne siamo contenti e grati.
(Autore: Baldassarre Cuomo)
"1989" La Regina di Pompei si reca a:
Lugo di Romagna (Ravenna)
Domenica, 08 Ottobre 1989 – Collegiata: “San Francesco ed Ilario” - Parroco: Don Pietro
Una lunga galoppata in autocappella, interrotta soltanto da una sosta richiesta dai fedeli di Sansepolcro, ci ha condotti a Lugo, domenica 8 ottobre 989, sotto una pioggia insistente e fitta.
Impossibile la programmata “accoglienza alla Madonna” in Piazza Francesco Baracca, ma la Collegiata dei SS. Francesco ed Ilaro è gremita di fedeli plaudenti.
Il Vescovo, S. Ecc.za Giuseppe Fabiani, che da poco ha inaugurato il suo ministero pastorale nella Diocesi di Imola, porge il suo saluto e presiede la solenne Concelebrazione.
Questa Settimana Mariana entra in un programma, studiato dal Parroco don Enrico Vaccari insieme al Consiglio Pastorale Parrocchiale, che prevede una “novena di anni” in vista del V Centenario della Madonna del Molino, Patrona della Città.
All’invito rivoltoci con lettera del 3 settembre 1987 rispondemmo affermativamente, felici di offrire un nostro contributo alla Chiesa che è in Lugo. Le visite scambievoli a Pompei e a Lugo, la corrispondenza epistolare, ci hanno portato alla prima nostra esperienza in terra di Romagna.
Su quelle “ampie distese”, come, del resto, un po’ dovunque, si sono scavati col tempo profondi solchi ideologici, che non favoriscono la fede e la pratica cristiana.
La Chiesa tuttavia “tiene”, anzi, il confronto col materialismo che tesse abilmente e con dovizia di mezzi i suoi agguati, essa rinsalda le sue fila ed offre speranze: i frutti sono evidenti. La “visita della Madonna” si è svolta in questo contesto; e il popolo se ne è reso interprete soprattutto nella preghiera e nell’ascolto della Parola che, durante e al di fuori delle Celebrazioni Liturgiche, scandivano puntualmente le varie ore della giornata.
Il Signore soltanto conosce se e quanto sia stata valida la nostra opera missionaria, ma la nostra fiducia è grande.
Vogliamo da queste pagine salutare anzitutto il Vescovo, quindi il Parroco con i suoi impeccabili collaboratori e collaboratrici, i Sacerdoti che si sono avvicendati nella venerazione della Sacra Immagine, il popolo che ci ha edificato.
Un saluto alle buone Suore del S. Cuore e di S. Giuseppe, che ci hanno ospitato fraternamente.
Un saluto ed un grazie, che meglio si potrebbero tradurre in un arrivederci, e soprattutto in un sentirci fratelli.
Breve appendice alla Settimana di Lugo sono stati i due giorni di Conselice: poche ore, ma dense di vita. Anche qui il Vescovo ha voluto incoraggiare tutti con la sua presenza e la sua parola.
Il popolo ha accolto con calore e con larga partecipazione la visita della Madonna, tanto da commuovere il Parroco don Pietro, sorpreso di vedere anche in orari difficoltosi i suoi fedeli accorrere numerosi in chiesa per pregare. È stato un semplice passaggio. Ma la Madonna ha seminato largamente anche qui.
(Autore: Baldassarre Cuomo)
"1989" La Regina di Pompei si reca a:
Mormanno (CS)
22 Ottobre 1989 – Chiesa-Cattedrale di "Santa Maria del Colle” - Parroco: Don Giuseppe Oliva
22 Ottobre 1989, ore 10.30, sotto un bel cielo e tra i netti orizzonti calabro-lucani, il Quadro della Madonna di Pompei entra in territorio mormannese, allo svincolo dell’autostrada. Sono a far doverosa accoglienza il sindaco, la giunta e molte persone che in macchina accompagnano la Sacra Immagine al centro storico del paese. La gente si è, per così dire, autoconvocata alle prime case per l’accoglienza ufficiale e per il corteo solenne fino alla:
Chiesa-Cattedrale di "S. Maria del Colle".
Il parroco D. Giuseppe Oliva saluta la Madonna con parole di grande soddisfazione per l’avvenimento e di grande speranza per quel che ne potrà derivare ai singoli credenti e alla comunità. Dice che nelle celebrazioni in corso del bicentenario della seconda consacrazione della chiesa, la venuta della Madonna di Pompei ben s’attagli alla identità cattolica e alla devozione mariana del popolo mormannese.
Segue la celebrazione della S. Messa presieduta dal Prelato di Pompei, Mons. Domenico Vacchiano, del quale non è sfuggito a nessuno il "dono" che ci faceva con quella "venuta" del Quadro della Madonna a Mormanno – nel viaggio verso Cassano all’Ionio – e con la sua presenza che faceva ricordare quando era stato nostro Vescovo prima di passare a Pompei. Difatti è stato rivisto, salutato e avvicinato da tanti con tanta simpatia e stima.
La chiesa è rimasta aperta fino alle ore 15. La gente si è recata numerosa a venerare la Sacra Immagine, ha fatto la fila per avvicinarsi al Quadro e contemplare, dimostrando che la Madonna di Pompei è veramente nel cuore di tutti.
Il grazie di cuore ai sacerdoti che hanno accompagnato il Quadro e alle due Suore che tanto bene hanno collaborato.
Ma quella recita della Supplica alla fine quanta commozione ha suscitato! Per tanto tempo, dopo la partenza verso Cassano, in piazza, nelle case e la sera quando la TV locale ha trasmesso la "ripresa" della "venuta della Madonna di Pompei a Mormanno" si è continuato a parlare di quel che era accaduto e che tanta gioia spirituale aveva suscitato.
(Autore: Giuseppe Oliva)
"1989" La Regina di Pompei si reca a:
Cassano Jonico (CS)
22/29 Ottobre 1989 – Chiesa-Cattedrale: “Santa Maria di Loreto”
Cassano Jonio (CS)
Dal 22 al 29 Ottobre 1989 si è tenuta a Cassano la Settimana Mariana, in occasione della venuta della Venerata Immagine della Madonna di Pompei. Nel primo pomeriggio di domenica 22 ottobre, si è formato a Mormanno un corteo motorizzato che ha accompagnato l’Immagine della Madonna verso il centro della Diocesi.
Lungo il percorso, gruppetti di persone hanno atteso il passaggio della Madonna.
Una breve sosta a Doria, Sibari e Lauropoli dove il popolo, accorso numeroso, ha reso devoto e filiale omaggio alla Vergine.
L’Immagine è giunta a Cassano verso le ore 18, accolta con gioia, con fede e devozione dal Vescovo, dal clero e dal popolo.
Dalla Chiesa di S. Maria di Loreto fino alla piazza antistante la Chiesa Cattedrale, l’Immagine della Madonna è stata portata a spalle tra una folla numerosissima di fedeli.
Il sindaco della città, Sen. Salvatore Frasca, a nome del popolo, ha accolto e salutato la Madonna di Pompei.
Il Vescovo della Diocesi, Mons. Andrea Mugione, ha presieduto una solenne concelebrazione ed ha tenuto l’omelia. Per tutta la settimana si è svolto un nutrito programma di attività: bambini, ragazzi, giovani, studenti di ogni ordine e grado, papà, mamme, uomini e donne, sacerdoti e ministranti, religiose, tutti in modo originale hanno reso omaggio alla Madonna.
Tra le varie celebrazioni comunitarie, meritano particolare menzione l’Unzione degli infermi e la processione penitenziale.
Le celebrazioni del sacramento dell’Unzione degli infermi è stata presieduta da S. Ecc.za Mons. Domenico Vacchiano, già nostro Vescovo, ed ora Arcivescovo Prelato di Pompei.
Oltre 100 malati ed anziani, nell’assemblea orante, composta ed ordinata, hanno ricevuto il sacramento da Mons. Vacchiano e dai parroci Mons. La Padula e Mons. Renna. Durante l’Omelia Mons. Vacchiano ha messo in evidenza il significato e l’importanza del sacramento dell’Unzione dei malati per i cristiani.
La processione penitenziale per le vie della città, ha registrato la partecipazione massima dei fedeli di Cassano e di altri paesi: canti, preghiere e meditazione sui misteri del Rosario sono stati ben seguiti da quella immensa folla raccolta attorno all’Immagine della Vergine.
Durante l’intera settimana la disponibilità del Clero di Pompei, del Vescovo diocesano e dai sacerdoti della città è stata piena: i fedeli, a qualsiasi orario, hanno potuto accostarsi al sacramento della confessione.
Attraverso Maria, il cuore dei partecipanti ha palpitato d’amore per Gesù Crocifisso e Gesù Eucarestia.
Molti sono stati i fedeli della diocesi (Castrovillari, Morano, Altomonte, Saracena, Amendolara, Albidona, Francavilla, Villapiana, Trebisacce, Roseto, Rocca Imperiale, Sibari, Doria, Lauropoli, Cerchiara, Oriolo…) e delle diocesi limitrofe che si son recati in pellegrinaggio a Cassano, affollando la Chiesa Cattedrale nelle ore stabilite e tenendo un comportamento devoto encomiabile.
(Autore: Silvio La Padula)
"1989" La Regina di Pompei si reca a:
Isola del Liri (FR)
05/12 Novembre 1989 – Chiesa-Collegiata: “S. Lorenzo Martire” - Parroco: Don Enzo Tavernese
I frutti fuori stagione, si sa, suscitano sempre stupore e meraviglia. Con lo stesso atteggiamento fu accolta la notizia che nel mese di novembre (1989), solitamente dedicato ai defunti, avremmo avuto ad Isola Del Liri una Settimana Mariana.
Questa "primizia" ci veniva da un dono particolare: la presenza dal 5 al 12 novembre, nella Chiesa Collegiata di S. Lorenzo Martire, della sacra Immagine della Madonna del Rosario di Pompei, da tempo attesa e mai aperta. La gioia del parroco, don Enzo Tavernese, promotore dell’iniziativa, si trasmise a tutta la comunità coinvolgendo ben presto le altre due parrocchie isolane: S. Maria dei Fiori e Maria SS. Immacolata e quelle più vicine di Carnello, S. Domenico e Castelliri, paesi limitrofi.
La Settimana, come ben si vide all’incontro di apertura con S. Ecc.za Mons. Lorenzo Chiarinelli, Vescovo diocesano, si preannunciava ricca e bella, una vera festa dello spirito, perché ci si ritrovava insieme, come novelli S. Domenico e S. Caterina, e pregare col Rosario tra le mani ai piedi di quel trono.
E tanti sono stati i momenti di preghiera, tante sono state le occasioni d’incontro.
Giorno dopo un giorno, con un impegno instancabile, tre Sacerdoti e due Suore, missionarie di Maria, si sono prodigati a diffondere l’amore per la Vergine, il gusto della preghiera; a risvegliare la fede sopita in molti cuori; ad aiutare il cammino di conversione di molte anime.
Ogni giorno era dedicato ad una Parrocchia in particolare, che sentiva forte il richiamo della Madonna sì da sottoporsi anche al sacrificio di fare qualche chilometro a piedi per vederLa, per pregarLa, per ringraziarLa. E se al mattino erano i ragazzini a frotte, che riempivano la navata della chiesa accompagnati dai loro insegnanti, a mezzogiorno erano tanti gli adulti, specie mamme che, con il pranzo approntato a metà, accorrevano per la Supplica, dopo aver meditato i santi Misteri.
Gli incontri serali, poi, andrebbero illustrati uno ad uno, tanto sono stati ricchi e variati, miranti ad esaltare la bellezza di ogni vocazione e il rapporto che ogni persona, giovane o anziana, sana o malata, sposa o suore, deve intessere con Nostro Signore e la trama di tale intreccio d’amore è spesso Maria.
La gioia si è così mescolata alla sofferenza e al dolore: se festosi e sereni sono stati gli incontri con le persone consacrate, con i giovani, con i gruppi ecclesiali, con le coppie che festeggiavano nella gioia i loro anni di matrimonio, un momento di particolare commozione si è avuto quando la sofferenza è stata messa al primo posto.
Alla celebrazione eucaristica del venerdì, presieduta da Mons. Ugo Tagni, Abate di Casamari, era presente più che mai Cristo Crocifisso, nella persona di tanti anziani e malati, molti dei quali hanno voluto ricevere l’Olio degli infermi.
La stessa processione penitenziale, che a sera si è snodata per le vie del paese, ha visto partecipe tanta gente.
La Settimana volgeva al termine e l’ultimo giorno d’incontri era riservato a due categorie diverse di persone: le mamme coi loro piccoli, già nati o ancora da nascere e, la sera, gli uomini con tutto il loro carico di timori e di speranze, di dubbi e di certezze.
Era l’ora del saluto. Come non accorrere per vederLa ancora una volta, per pregarLa ancora più intensamente, per ringraziarLa di tanti benefici, per invocarLa in nostro aiuto nel momento dell’avversità? E accompagnandoLa lungo la strada del ritorno per un breve tratto, noi abbiamo, sì, seguito un’immagine, ma nell’agitare i fazzoletti c’era nel nostro cuore il desiderio forte di arrivare fino a Lei, la Vergine Santissima e al Figlio suo Gesù, sperando di essere davvero, come più volte ci ha chiamato Padre L’Arco nel suo gustosissimo parlare, i "beniamini della Madonna".
(Autore: Luciana Costantini)
"1989" La Regina di Pompei si reca a:
Giugliano di Napoli (NA)
26 Novembre 3 Dicembre 1989 – Parrocchia: “S. Pio X”
Ringraziamo la Delegazione pontificia di Pompei, per averci dato un tempo di gioia come quello vissuto dal 26 novembre al 3 dicembre 1989. Tempo di gaudio e di esultanza! Tempo di grazia e di riconciliazione!
La Vergine ha visitato il suo popolo portando, come fece da Elisabetta, il suo divin Figliuolo, facendoci gustare la Sua presenza e anche le Sue materne carezze.
È stata Lei la forza trascinante che ha mutato la Parrocchia di S. Pio X in un grande ovile in cui le pecorelle si sono ritrovate tutte unite sotto lo sguardo dell’umile Ancella, figlio di Sion, Maria.
E come in esso c’è il pastore che governa, protegge e guida il suo gregge, così Maria, attraverso l’opera dei suoi padri missionari, ha toccato i cuori di tante persone d’Amore, riportandole al sommo ed eterno Pastore, lo stesso che aveva tra le braccia, sul suo trono di clemenza.
L’opera instancabile dei padri missionari ha dato, alla Parrocchia, una nuova carica, e noi ne stiamo vedendo i frutti. Molta gente, infatti, grazie alla loro opera, si sono avvicinate alla vita parrocchiale, riscoprendo la loro vita cristiana, il loro essere cristiani, accostandosi con frequenza ai Sacramenti.
Grazie a loro e al silenzioso e continuo servizio delle Suore di Pompei si è conosciuto di più il Volto materno di Maria, il valore e l’importanza di Lei nella vita.
Ancora oggi si torna con nostalgia, per continuare ciò che si era iniziato in quei giorni di missione. Noi ringraziamo quella mente e quel cuore che, sicuramente per ispirazione divina, ebbe l’idea di diffondere e far conoscere il culto della Santa Madre di Dio, portandola tra la sua gente, per farla amare ancora di più.
La nostra è stata una Settimana di missione che, come si sperava, ha lasciato i suoi frutti; una missione che incoraggiamo ad andare avanti nei suoi lunghi viaggi, senza però perdere l’entusiasmo e il vigore della prima volta, suggerendola a quelle comunità ecclesiali che vogliono riscoprire il ruolo fondamentale di Maria nella vita della Chiesa. Auguriamo che, come per noi, Maria possa essere per tutti strumento privilegiato della grazia divina, motivo di conversazione, oggetto prezioso di profonda e sincera venerazione, fatta così con il cuore.
E se è valido il motto "a Gesù per Maria", in quei giorni ne abbiamo sperimentato il significato più profondo, anche a livello sacramentale (oltre diecimila comunioni in solo sei giorni!).
È difficile esternare i sentimenti profondi e sinceri vissuti in quei giorni di grazia, è difficile manifestare la gioia e l’emozione che si vive in quei momenti. Si comprende tutto questo se si fa esperienza diretta di tale evento. E se si fa tale esperienza si comprende e si conosce il "non detto" di questo scritto
(Autore: Carlo D’Argenzio)